“Volontariato e territorio: una relazione per il cambiamento”

A taranto il 27 ottobre 2012 si è tenuta l'ottava edizione della Rassegna Provinciale del Volontariato e della Solidarietà alla quale hanno partecipato oltre 100 associazioni di volontariato; numerosi sono stati anche gli istituti scolastici che hanno portato i propri studenti,oltre 450, ad incontrare il "volontariato" in Villa Peripato: Pacinotti, Aristosseno, Liside ,Vittorino Da Feltre etc...
Noi frequentanti la classe 5 A Chimica dell'istituto tecnico "A.Pacinotti" abbiamo partecipato ad un workshop presso lo stand di Legambiente.
Vari sono stati gli argomenti e li citeremo in questo articolo.

La discussione ha avuto inzio con una domanda: secondo voi quali sono le caratteristiche di uno zombie? Molti scherzando hanno risposto che possono trasmettere la loro malattia, oppure quando vedono una persona normale pensano che sia uno snack e decidono di mangiarla. Però da un punto di vista reale, a tutti noi, da piccoli viene insegnato a "zombificarci" e diventiamo dei cosidetti "ecozombie", non riusciamo più a pensare con la nostra testa o con i nostri sensi ma crediamo a tutto ciò che ci viene detto e consideriamo una cosa magnifica tutto ciò che non è reale. Come riusciamo quindi a guarire da questo "ecozombie" che si annida dentro di noi? Facciamo un esempio, se una persona diviene cieca nel corso della sua vita e vive in un paese dove tutti sono ciechi come fa a rendersi conto di essere cieco? In questo caso una parte di noi viene uccisa tecnicamente, parlando però abbiamo una possibilità di farla rivivere. Ma come facciamo? Nel momento in cui ci riconnettiamo a tutto il resto che ci circonda tutto ciò che ci è stato tolto torna a noi, la stessa cosa succede quando io colgo un fiore per metterlo sul tavolo, quanto tempo può durare? Diciamo una settimana ma per farlo vivere di più bisogna traspostare il fiore in un terreno dove ci sono le radici.
Tutti noi dovremmo cercare di dialogare con la natura, perchè tutti abbiamo un estremo bisogno della natura lo dimostra il fatto stesso che non riusciremmo a stare per 5 minuti senza respirare, tutti noi siamo natura. Vi siete mai chiesti perchè abbiamo difficoltà a parlare con il prossimo? Perchè, come citato all'inizio, non sappiamo ascoltare siamo stati abituati a vivere non con i nostri sensi ma con i pensieri degli altri. Ad esempio se io ho un ramo staccato e decido di attaccarlo in una pianta della sua stessa specie, il ramo non muore ma le due parti automaticamente grazie alle forze che ci sono tra loro riescono a ricostituirsi, quindi nel momento in cui noi ci riattacchiamo ai nostri sensi naturali la parte zombificata riesce a tornare viva.
Tutti noi dovremmo riconoscere ed affidarci a quella che si chiama attrazione naturale, un qualcosa che ci piace davvero in un preciso momento in base ai nostri sensi un qualcosa che ci da gioia, ma alcune volte non facciamo quello che i nostri sensi ci chiedono; ad esempio, a volte, abbiamo bisogno di uscire, di urlare e non lo facciamo altre volte ci può essere l' esigenza di fermarci ma poiché stiamo facendo un allenamento non possiamo fermarci. Dovremmo ascoltare la natura e non dovremmo creare dei problemi nella nostra vita solo per superare i nostri limiti. Dovremmo anche riconoscere tutto quello che non è assolutamente attrazione naturale qualsiasi cosa ci possa dare disagio tutto quello che si potrebbe fare in questi momenti è chiudere gli occhi.
In conclusione abbiamo capito che per "dezombificarci" dobbiamo ricollegarci ai nostri sensi e non farci influenzare dal pensiero degli altri cosi che la parte di noi "zombificata" torni in vita.

Miriana Basile 5A Chimica 30 ottobre 2012